Test intolleranze alimentari

Test intolleranze alimentari, che cosa sono e perché sono importanti da conoscere? Si tratta di qualcosa di congenito, ereditario, oppure può insorgere all’improvviso? Perché si sviluppa un’avversione organica verso alcuni cibi? Quali sono le sintomatologie. almeno le più comuni? Quali le verifiche mediche disponibili più affidabili?

Possono essere arginate, o magari in alcuni casi possono essere reversibili? Domande lecite che molto spesso affollano i forum di discussione medica e questo semplicemente sono problematiche che riguardano davvero tante, tantissime persone. Finora, ed i nostri lettori più assidui lo sanno bene, non abbiamo ancora mai trattato direttamente questo importante argomento.

Ne abbiamo solo fatto cenno, in quanto eseguire un test intolleranze alimentari e scoprirne di eventuali è di grande utilità sia per il proprio benessere generale sia per eseguire un corretto piano alimentare. Ciò perché si ascrive al quadro clinico generale di una persona. Quadro che, unito con un’altra serie di parametri (età, sesso, peso/altezza, percentuale di massa grassa), compone l’anamnesi per una dieta su misura. Ne abbiamo fatto menzione parlando anche di come aumentare la massa muscolare, di dieta dei 3 giorni, deficit calorico, dieta mediterranea, del riso, chetogenica e dieta plank.

test intolleranze alimentari
Test intolleranze alimentari

Perché i test intolleranze alimentari sono importanti per le diete?

I test intolleranze alimentari, come abbiamo appena accennato qui sopra nella nostra introduzione, sono molto importanti per le diete. Servono a stabilire uno dei criteri basilari per poter stilare in maniera seria un qualsiasi piano alimentare. Attenzione, qui vogliamo immediatamente uscire da un equivoco ancora troppo comune a proposito di corretta alimentazione. Spesso, troppo spesso ancora, la parola dieta viene erroneamente associata al concetto di restrizioni particolari da adottare in un dato momento della vita. Per perdere peso, aumentare la massa muscolare, insomma una fase transitoria. Dieta invece è sinonimo di regolarità alimentare sana e permanente.

Si può dire allora che i test intolleranze alimentari sono parte di un percorso di benessere completo?

Assolutamente sì, a prescindere da un determinato momento di bisogno in cui vogliamo cambiare il nostro regime alimentare per ragioni di forma fisica, i test intolleranze alimentare sono sempre utilissimi. Chiaramente dobbiamo avere alla base delle minime motivazioni, dei sospetti, per scegliere di eseguirli. Risultano in generale, a prescindere dalla tipologia di test, degli esami piuttosto costosi o comunque poco economici. Nel momento in cui però avvertiamo l’insorgenza di determinati sintomi di fastidio o malessere, allora ne vale la spesa. In linea generale, comunque, sono esami utilissimi a dare la giusta indicazione di partenza per le nostre abitudini a tavola. Solo da qui potrà partire un nuovo percorso di benessere e salute.

test intolleranze alimentari
Si può dire allora che i test intolleranze alimentari sono parte di un percorso di benessere completo?

Come mai se ne parla così tanto oggi. Le intolleranze alimentari sono figlie dell’era moderna?

Questo è, in parte, un altro equivoco dal quale è bene uscire subito riguardo questo argomento di salute. Sarebbe come dire che un tempo si stava meglio perché non si sentivano così tanti fatti delittuosi, soprattutto tra le mura domestiche. Salvo poi rendersi conto che, in tempi più remoti e meno evoluti tecnologicamente e culturalmente, certe notizie semplicemente non arrivavano. Quindi cosa giustificherebbe, solo oggi, il proliferare di così tanti tipi di test intolleranze alimentari?

O, per fare un altro esempio, sarebbe come dire che se qualcosa non viene vista o filmata, essa di fatto non avviene. Non è così, e non lo è nemmeno riguardo le intolleranze alimentari. Questo perché è fisiologico da sempre avere o sviluppare nel tempo determinate reazioni definibili avverse rispetto a certi alimenti. Ma questa è soltanto una parte dell’equazione, la più consistente, ma pur sempre una parte.

Intolleranze alimentari test e rapporto col cibo industriale. Ma almeno qualcosa di diverso rispetto al passato c’è?

Come abbiamo accennato prima, il fatto che determinate reazioni avverse dell’organismo a taluni nutrienti siano sempre esistite è una parte, molto rilevante, dell’equazione. Ciò significa ovviamente che c’è dell’altro, che almeno in parte chi parla di test intolleranze alimentari e del fiorire di questi disturbi in relazione al cibo industriale non ha torto. Non del tutto almeno, perché, come abbiamo anche appreso in merito alla digestione, il nostro apparato per l’assimilazione del cibo non è cambiato molto rispetto alla preistoria.

Per cui, non sapendo che fare di molti alimenti chimicamente trattati e raffinati, esso converte tutto in grasso. Medesimo discorso vale per le reazioni di intolleranza, o peggio, di allergia. Eccessi di taluni nutrienti, come il nichel ad esempio, o il lattosio, sono alla base di tanta diffusione di intolleranze alimentari.

Tra le intolleranze alimentari, perché la più diffusa è quella al latte ed ai suoi derivati? Ve lo spieghiamo noi

Come detto, esistono alimenti, o meglio sostanze nutrienti, che, se assunte in determinate quantità, risultano tranquillamente assimilabili. L’industrializzazione ha fatto però sì che taluni elementi diventassero molto più presenti in grandi quantità e tipologie di cibi. Motivo per il quale il corpo, soprattutto in età più adulta, comincia in un certo senso a saturarsene e a sviluppare reazioni allergiche.

Ma naturalmente, il processo per cui si smette di assimilare un dato alimento in maniera corretta riguarda anche dei decorsi naturali, sempre esistiti. Per questo, parlare di test intolleranze alimentari, significa prima di tutto parlare dell’intolleranza al latte e ai suoi derivati. Questa si deve al fatto che già dopo l’infanzia, la proteina che scinde e assimila per noi il lattosio, ovvero la lattasi, inizia a scarseggiare diventando quasi assente in età adulta.

test intolleranze alimentari
Tra le intolleranze alimentari, perché la più diffusa è quella al latte ed ai suoi derivati? Ve lo spieghiamo noi

I test intolleranze alimentari sono parte di un percorso di benessere composto da: alimentazione sana, cura di sé e controlli regolari, attività fisica e integrazione, quella sana e certificata di NovaShape

Sì, i test intolleranze alimentari, lo ribadiamo ancora una volta, sono parte di un percorso di benessere. Non solo si innestano in circolo virtuoso per la salute e il corretto funzionamento dell’organismo (funzioni gastro-intestinali, circolazione, benessere mentale ed umorale e quant’altro). Si tratta proprio del primo passo fondamentale per iniziarlo, questo circolo virtuoso. Un circolo che comincia con l’alimentazione, perché il modo di mangiare e ciò che mangiamo ha dirette conseguenze sull’attività di tutto l’organismo.

Da qui, non scordiamo mai di prenderci sempre cura di noi con controlli regolari e mantenendo sempre uno stile di vita attivo, anche con l’allenamento per rafforzare il fisico e rendere tutto l’organismo più resistente e reattivo. Non di meno, mai trascurare i necessari momenti di riposo per il recupero e la rigenerazione cellulare e l’integrazione. Per migliorare le buone abitudini, implementarle e resistere agli stress, esistono utili integratori alimentari sani e sicuri come NovaShape. A base di sostanze naturali, NovaShape stimola l’intestino, aiuta a bruciare i grassi, sostiene e protegge cuore e fegato, controlla il metabolismo, la glicemia e il colesterolo. Contrasta gonfiore e fame nervosa.

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I test intolleranze alimentari sono parte di un percorso di benessere composto da: alimentazione sana, cura di sé e controlli regolari, attività fisica e integrazione, quella sana e certificata di NovaShape

Intolleranze alimentari sintomi e la differenza importante con le allergie

Parlare di test intolleranze alimentari significa fare anche un importante distinguo rispetto alle allergie. Queste ultime sono reazioni del sistema immunitario rispetto all’ingestione di certe sostanze alimentari, per cui, detto in parole molto povere, il corpo crea una reazione aggressiva a se stesso.

Insomma, dalle allergie viene mossa una rivolta da parte del sistema immunitario che si ritorce contro di noi, generando effetti quali la chiusura della laringe e soprattutto crisi respiratorie potenzialmente nocive. Diverso è invece il discorso sulle intolleranze, le quali determinano sì reazioni, ma di natura diversa. 

Alla base delle intolleranze alimentari può esserci, come accade per il lattosio, una carenza di una determinata proteina. Oppure di un enzima, insomma di una sostanza che in condizioni di normale presenza nel corpo sintetizzerebbe quell’alimento. Le reazioni sintomatiche con cui queste intolleranze tendono a manifestarsi sono di solito di natura gastro-intestinale. Quindi o con iper attività del colon, oppure, all’opposto, con stipsi e conseguente gonfiore addominale.

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Ecco cosa portano le intolleranze

Tra le altre sintomatologie tipiche delle intolleranze alimentari, possono manifestarsi anche stati di appesantimento, astenia, mal umore, emicranie, inappetenza o eccesso di appetito, flautulenze, meteorismo, bruschi cambi di peso, scariche di diarrea, ritenzione idrica, digestione lenta o difficoltosa. Ma anche raffreddori, orticaria, dermatite, acne, ansia, depressione, insonnia. Molto spesso, queste reazioni cominciano proprio al livello intestinale. Capita infatti che determinate sostanze vadano a sollecitare in maniera sbagliata alcune proteine dell’apparato gastro-intestinale, dette citochine… Ecco da dove nascono i test intolleranze alimentari di ultima generazione.

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Ecco cosa portano le intolleranze

Test intolleranze alimentari di ultima generazione. Il test genetico

Come abbiamo visto fin qui, lo sviluppo dei test intolleranze alimentari ci ha aiutato a capire tante cose. Innanzitutto, la cruciale differenza tra queste e le ben più pericolose allergie. In secondo luogo, che esistono due tipi fondamentali di intolleranze: quelle che naturalmente si manifestano con l’avanzare degli anni nell’organismo, ad esempio per il venir meno di proteine di sintesi come la lattasi per il lattosio, e quelle invece indotte dai cibi industriali. Cibi industriali, ma spesso anche farmaci di uso comune, che a causa dei processi di lavorazione ci portano ad assimilare quotidianamente quantità eccessive di dati nutrienti, come il nichel.

Inoltre, scopriamo, a partire dai sintomi qui sopra descritti, che le intolleranze alimentari si possono verificare non solo per un effetto di saturazione o per la carenza di enzimi o proteine che aiutano a sintetizzare dei cibi. Esistono oggi test intolleranze alimentari di ultima generazione che ci indicano anche dell’altro. Tra questi, un tipo di esame degno di nota è il così detto test genetico, che si esegue a partire da una semplice puntura su un dito della mano.

Grazie a questo tipo di esame nuovo, infatti, sappiamo che la gran parte delle intolleranze alimentari comincia proprio al livello intestinale. Il nostro secondo cervello, dove si scindono i nutrienti dagli scarti della digestione, è l’organo che, con la presenza indispensabile della flora batterica, subisce più danni dalle intolleranze. Queste possono manifestarsi perché in un individuo uno o più alimenti determinano la produzione di sostanze dette citochine.

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Test intolleranze alimentari di ultima generazione. Il test genetico

Una volta effettuati i test intolleranze alimentari, prendiamoci cura di noi stessi

Se dunque rientriamo nelle casistiche indicate dai sintomi così come ve li abbiamo descritti, non abbiate remore e chiaritevi ogni dubbio. Una volta eseguiti e conseguiti i risultati dei test intolleranze alimentari, parlatene con il medico. Solo da lì si potrà stilare un elenco di gruppi alimentari e singoli alimenti, da cui ricaverete tre importanti informazioni: i cibi da evitare assolutamente, quelli da considerare una saltuaria eccezione e quelli invece innocui da poter mangiare sempre.

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Una volta effettuati i test intolleranze alimentari, prendiamoci cura di noi stessi

Sicuramente, scoprire magari che cibi mangiati quotidianamente e magari per noi golosi sono invece dannosi e alla base dei nostri problemi di salute, potrà metterci di cattivo umore. Ma le alternative alimentari, anche magari più sane, sono sempre possibili. Sarà sempre il medico di fiducia a guidarvi seriamente in questo, anche e soprattutto in base alla vostra anamnesi personalizzata. Il cibo diventa sempre ciò che siamo, viene assorbito dall’organismo ed è quindi parte di noi. Capire questo vuol dire iniziare a trattare se stessi col giusto rispetto per raggiungere finalmente il vero benessere.



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