Deficit calorico, cos è e calcolo

Deficit calorico cos è? Questa è una delle domande in assoluto più cercate e cliccate – si direbbe oggi con gergo moderno, googlate- del vasto e talora tortuoso mondo del web. Quando si toccano argomenti relative a salute, benessere e forma fisica, il tema delle calorie è uno tra i più ricorrenti in assoluto. Tra l’altro in passato ci siamo anche occupati nello specifico del calcolo calorie. Ma non soltanto, abbiamo affrontato anche il come gestire l’allenamento a casa – sempre in tema di fat burning – il dimagrire, il digiuno intermittente.

Insomma, a vario titolo e sotto i più diversi aspetti, ci siamo molte volte occupati di capire in che modo ritrovare la giusta forma fisica aiutando e supportando anche la nostra salute. Sì, perché non ci stancheremo mai di ripetere che perdere peso è un percorso che va fatto con coscienza. Bisogna sempre prendere in considerazione diversi fattori che rendono tale percorso assolutamente soggettivo e tarato su esigenze individuali: età, sesso, peso e altezza, fattori patologici personali o anche ereditari, intolleranze o allergie, stile di vita.

Ogni cosa di noi concorre a formare il percorso più adeguato, mirato a risultati certi, graduali e duraturi e soprattutto non lesivo della salute. Perché migliorare e riequilibrare l’apporto nutrizionale non è solo questione di quante energie si immettano e quante se ne consumino. Il deficit calorico è un argomento importante, rispetto al quale, però, la prima cosa da capire è che: sì, il consumo è importantissimo, perché ciascuno necessita di apporti diversi, ma non è tutto qui.

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Deficit calorico, cos è e calcolo

Deficit calorico calcolo sempre individuale?

Assolutamente sì, il calcolo deficit calorico è sempre assolutamente soggettivo e personale. Ciascuno di noi ha delle caratteristiche fisiche, aspetti legati alla salute, tante componenti che insieme formano la singola persona. Risulta piuttosto facilmente comprensibile, perciò, che nessuno abbia lo stesso identico fabbisogno energetico di qualcun altro. Come poi sappiamo, la stragrande maggioranza delle calorie è esogena, proveniente cioè dall’esterno. Ci arriva attraverso il cibo, come ben abbiamo potuto chiarire parlando proprio della digestione. Quello che assimiliamo viene infine scisso tra sostanze nutrienti e scarti. I nutrienti viaggiano sia attraverso il sistema linfatico che sanguigno per arrivare alle cellule.

Il calcolo deficit calorico dipende anche da quello che mangiamo?

In un certo senso è vero, perché una cosa fondamentale da capire sull’argomento è non tutte le calorie sono uguali. Dipende dai nutrienti, da ciò che si ingerisce, ma non solo. Molto ha a che fare anche con la nostra capacità di bruciarle. La gestione del metabolismo, come si sa, dipende in larga parte dal fegato. Proprio in questo grandissimo laboratorio chimico vivente, si decide cosa si trasforma in energia per tenerci vivi e attivi e cosa diventa riserva. In pratica, cosa viene convertito in glicogeno a pronto uso e cosa in grassi da conservare. Siamo noi, con i nostri comportamenti alimentari a dettare la gestione di questi input.

deficit calorico
Il calcolo deficit calorico dipende anche da quello che mangiamo?

Quindi in sostanza il deficit calorico cos è?

Pensate al nostro corpo come una locomotiva, naturalmente per far sì che si muovano al meglio e sempre i suoi ingranaggi e che vada avanti ha bisogno di combustibile da bruciare. Ebbene, il glicogeno è quel carburante, che poi i laboratori delle singole cellule processano in carburante chimico, l’ATP. Così, e con l’apporto di acqua e ossigeno, vivono e crescono le cellule di tutti i tessuti dell’organismo. Ma, come detto, non siamo tutti uguali, sia per caratteristiche fisiche o anche mediche, sia per stili di vita.

Quanto il nostro corpo, a partire dal fegato, si abitua a processare e quanto sa di dover destinare al pronto uso e quanto ai grassi, dipende da noi. Combinare sana alimentazione e allenamento serve proprio a questo, a ricondizionare il metabolismo. Qui entra in gioco il deficit calorico.

Per cui, per deficit calorico, si intende l’azione di abbassare l’apporto energetico?

Spieghiamoci meglio su questo delicato argomento di salute e benessere. Se ridistribuiamo il cibo in maniera studiata, tarando sia le porzioni, che il numero di quantità, che i giusti nutrienti e il miglior modo di cucinarli, abbiamo fatto tre quarti del lavoro. Risulta infatti cosa piuttosto comprovata e accertata dai fatti che il modo migliore per dare una sveglia al metabolismo e ricondizionarlo sia tenerlo sempre al lavoro. Motivo per cui, una volta stabilito un numero di calorie giornaliere congruo, queste possono andar distribuite su 4 o 5 pasti al giorno, inclusi i principali. Mangiare ad intervalli di circa un paio d’ore abitua il corpo ad assimilare i nutrienti con più velocità ed efficienza.

Ma il calcolo e la ridistribuzione dell’apporto calorico è, come detto, solo una parte del lavoro

La saggezza comune ci dice che il primo, vero importante allenamento si cominci a fare dalla tavola. Quanto mangiamo al giorno, cosa, anche il ritmo di masticazione e il tempo dedicato alla digestione senza interferenze. Se il cibo in parte integra anche il nostro DNA, oltre che sostenerci e darci energia, si può davvero dire che siamo quel che mangiamo. Ma tutto ciò non basta, occorre anche un cambio, magari inizialmente forte, di abitudini per far correre il metabolismo. Un minimo e controllato periodo di shock può essere utile, previo colloquio col proprio medico o un nutrizionista qualificato. A questo concorre la giusta attività fisica, ed è qui che entra in ballo il deficit calorico.

deficit calorico
Ma il calcolo e la ridistribuzione dell’apporto calorico è, come detto, solo una parte del lavoro

Il deficit calorico e l’ In & Out

Va da sé che per eseguire una determinata attività fisica, soprattutto quando risulta uno sforzo nuovo per il nostro corpo, occorre un certo numero di energie. In questo caso l’input è recepito e rilanciato dal fegato, che sa e avverte che è necessario un nuovo e maggiore dispendio energetico. Chiaramente le prime forze vengono prese dal glicogeno pronto all’uso, ma lo scopo di abbinare dieta e allenamento per ritrovare la forma è un altro. Bisogna cercare di mettere il metabolismo sotto pressione al punto che, esaurito il glicogeno disponibile, comincia a prenderlo convertendo le scorte di grasso accumulato.

In questo caso, ciò che ci viene davvero incontro è il saperci regolare a tavola. Per questo si parla di In & Out calorico, ossia la gestione personalizzata dell’equilibrio tra calorie immesse e calorie bruciate. Mangiare cibo più sano e meno grasso, più ricco in fibre, proteine, carboidrati, naturalmente aiuta ma non è tutto. Per far sì che venga intaccato il grasso in eccesso durante il work out bisogna sempre mantenere il rapporto calorico a favore della parte Out. Ecco la dinamica del deficit calorico.

deficit calorico cos è
Il deficit calorico e l’ In & Out

Per ritrovare forma e benessere fisico e mentale, il deficit calorico, l’allenamento, una dieta equilibrata e NovaShape

Dunque, in linea generale, il deficit calorico è la gestione del rapporto tra calorie immesse e calorie bruciate. Le calorie non sono tutte uguali, quindi è sempre importante per la salute di tutto l’organismo, preferire alimenti puliti, sani, di stagione e non trattati industrialmente. La fonte principale di energie del corpo viene dagli zuccheri, compresi i carboidrati. Da qui il fegato, in base alle nostre esigenze e alle abitudini di vita, sceglie cosa convertire in glicogeno – il carburante delle cellule- e cosa tenere di scorta come grassi.

Scuotere il metabolismo combinando dieta e allenamento vuol dire dargli nuovi input sulla quantità di calorie necessarie e su quanto glicogeno produrre perché venga bruciato. Grazie ad allenamenti intensivi e a giusti comportamenti a tavola, possiamo ricondizionare il metabolismo.

Per farlo, almeno nelle fasi iniziali, dobbiamo sempre gestire il deficit calorico, facendo sì che le calorie bruciate siano più di quelle immesse. Smettendo di ingerire più del necessario, il metabolismo comincerà così a produrre glicogeno da bruciare dalle scorte di grassi. Questo comincerà a produrre il dimagrimento e darci una migliore capacità di assimilazione. Ma ecco perché è importante integrare con NovaShape…

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Per ritrovare forma e benessere fisico e mentale, il deficit calorico, l’allenamento, una dieta equilibrata e NovaShape

Ed ecco come e perché è importante sostenerci con NovaShape quando affrontiamo il deficit calorico

Ma ricordate che dieta e allenamento rappresentano sempre uno stress per l’organismo, tecnicamente parlando. Perciò abbiate sempre cura di sostenervi e di reintegrare nel modo giusto. In questo un valido aiuto viene da NovaShape, l’integratore alimentare naturale. A base di principi attivi naturali, NovaShape stimola il metabolismo, la motilità intestinale, contrasta gonfiore e fame nervosa, ma è anche un alleato di cuore, fegato e colesterolo. Ogni parte del nostro organismo è inscindibilmente legata alle altre, per cui dimagrire, tonificare, accelerare il metabolismo, sono comportamenti sani ma potenzialmente stressati da svolgere seguiti da personale specializzato e in modo personalizzato. Non è solo estetica, è salute!

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Ed ecco come e perché è importante sostenerci con NovaShape quando affrontiamo il deficit calorico

La verità sul calcolo deficit calorico

Una volta spiegato già così tanto in merito al rapporto dieta e allenamento e su come in questo processo intervenga il deficit calorico per scuotere il metabolismo, si capisce anche altro. Stabilire in maniera certa e scientifica di quante calorie ciascuno di noi abbia esigenza, e da qui scorporarne un numero sufficiente ma non eccessivo per far sì che siano sempre più quelle bruciate di quelle immesse, non è facile.

Questo sempre in virtù dell’estrema soggettività dei parametri fondamentali che occorrono. Gli stessi sui quali bisogna basare una dieta, un allenamento, un piano terapeutico. Come sempre, tutto dipende da: sesso, età, peso e altezza, patologie pregresse, presenti o ereditarie, intolleranze, stile di vita, esigenze quotidiane.

Per lo meno i primi tre costituiscono dei veri e propri parametri matematici, ma nonostante questo un calcolo deficit calorico risulta molto complesso. C’è sempre e comunque un margine di errore non trascurabile, tanto più che è possibile misurare il metabolismo basale, ma non calcolare le calorie.

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La verità sul calcolo deficit calorico

Calcolare davvero le calorie è sempre approssimativo. Bisogna avere buon senso e fiducia nella medicina

Questo vuol dire, ancora una volta, che non bisogna mai credere a cure miracolose, o metodi definiti infallibili e sempre rapidi ed efficaci. Soprattutto, sappiate che scienze e dunque anche medicina vivono di scoperte e confutazioni continue. State ben attenti a chi vi parla di certezze granitiche, perché la prima e unica cosa veramente certa è che non esistono modelli unici e ugualmente efficaci per tutti.

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Calcolare davvero le calorie è sempre approssimativo. Bisogna avere buon senso e fiducia nella medicina

Per cui, se avete scelto di intraprendere un percorso di dieta e attività fisica che comprenda la strategia del deficit calorico, fatelo con buon senso. Abbiate fiducia nella medicina e non fate nulla da soli, ma fatevi affiancare da medici, nutrizionisti e anche personal trainer qualificati. Fate in modo che il percorso si basi su di voi, sulla vostra anamnesi personale. Ricordate, la forma fisica è sì stare bene con se stessi e ritrovare sicurezza, ma è prima di tutto salute.



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