Anatomia del pene. Cosa devi sapere

Anatomia del pene, cosa sappiamo, perché è così importante saperne di più? Be’, prima di tutto, se con questi articoli cerchiamo di perseguire lo scopo di dare una giusta luce di verità e ragionevolezza sul sesso, non si può non parlarne. Parlare del pene significa andare letteralmente alla radice di ciò che è la virilità anche da un punto di vista anatomico e strutturale. Solamente questo tipo di informazioni permette di acquisire poi quella consapevolezza necessaria anche per la sfera sessuale. Sì, perché come non ci stancheremo mai di ripetere, una sessualità gioiosa, serena e realmente appagante passa prima di tutto per la consapevolezza. Avere coscienza di sé, del proprio corpo, dei propri desideri, dei propri limiti, delle proprie emozioni.

Perciò, conoscere anche l’anatomia del pene vuol dire contribuire a capire di più la sessualità in generale, e significa aiutare se stessi a dare risposta a tante cose. Dalla disfunzione erettile ai problemi di erezione, dall’eiaculazione precoce all’orgasmo maschile, dal problema del priapismo all’erezione in sé. Passando poi per il coito e i testicoli, fino al tema delle dimensioni del pene, il pene nero, il pene in erezione e perfino l’ossessione del pene più lungo del mondo! Tutto è da conoscere e capire andando davvero al nocciolo della faccenda. La conoscenza è consapevolezza, lo ripetiamo e lo ripeteremo ancora. Soltanto la consapevolezza ci può guidare a capire noi stessi e gli altri, anche nel sesso.

anatomia del pene
Anatomia del pene. Cosa devi sapere

Anatomia del pene, cosa sappiamo in generale?

Ebbene, per cominciare, cosa sappiamo in maniera almeno generale sull’anatomia del pene? Si tratta dell’organo genitale maschile che completa l’apparato assieme ai testicoli. Esso è costituito da una radice interna, che è situata nel perineo, un corpo centrale e una parte finale, il prepuzio. Il membro maschile è adibito a due funzioni importantissime. Al suo interno è situata l’uretra, per cui attraverso la piccola fessura sul glande (ossia il prepuzio) espelle l’urina con tutte le tossine e gli scarti che in essa vengono raccolti.

Dall’altra parte, come ben sappiamo, porta anche ad espellere il liquido seminale durante l’eiaculazione. Liquido seminale che sarà poi utile, eventualmente, alla fecondazione. Al suo interno, l’anatomia del pene presenta una fitta rete di fasci nervosi e capillari sanguigni. Stiamo parlando di un vero e proprio muscolo, in grado di portare a sé un maggiore afflusso di sangue così da irrigidire le proprie parti muscolari lisce. Solo grazie a questo fenomeno, né più e né meno che l’erezione, si può avere la penetrazione o comunque raggiungere l’orgasmo.

Anatomia pene e simbologia, perché è un tema così importante?

Siamo sinceri, se siamo qui insieme a cercare di conoscere l’anatomia del pene non è solo o tanto per amore della scienza. Molto probabilmente vogliamo approfondire l’argomento per determinate ragioni pratiche. Ma è perfettamente normale, umano e comprensibile, non c’è nulla di cui vergognarsi e non c’è bisogno di cercare scuse. Il succo di questo discorso già affrontato in passato, senza girarci troppo intorno, è che viviamo in una società fallocentrica. 

La valenza simbolica del membro maschile è qualcosa di millenario. Fin dalle civiltà umane più antiche il pene rappresenta forza, energia viva, abbondanza, fertilità. Tutte caratteristiche che l’umanità antica proiettava nei miti e negli dei come modelli cui aspirare e ai quali rendere omaggio. Quel che nei secoli è mutato è invece la rappresentazione esteriore di questo culto. Se presso greci e romani, ad esempio, il fallo di più ridotte dimensione era simbolo di nobiltà (basta guardare le antiche sculture), in tempi relativamente più recenti è l’inverso.

anatomia del pene
Anatomia pene e simbologia, perché è un tema così importante?

Dall’anatomia del pene al suo culto, cosa c’è di sbagliato oggi?

Sì, ne abbiamo già parlato ampiamente in tantissime altre precedenti occasioni. Ma anche questo conta per capire perché e quanto sia importante per molti di noi conoscere anche l’anatomia del pene. Il culto fallico, siamo sempre lì, ed il modo in cui esso è stato declinato nei secoli da varie civiltà fino a noi. Un culto che la comunicazione di massa moderna ha trasformato in morbosa ossessione fisica svuotata di ogni contenuto emozionale. In buona sostanza, la pornografia, ma non solo quella, ha contribuito a formare in noi l’ossessione per il pene.

Questo ha significato dover essere sempre mascolini, virili, performanti, attivi. Fatto che per l’uomo si è tradotto come un dictat in ogni singolo campo della vita sociale. Ed il vero problema è stato ed è proprio quello delle aspettative sociali. Esattamente tutto ciò che serve a fomentare paragoni, perdita di lucidità, insicurezze, frustrazioni, paure e blocchi. Sentimenti e stati d’animo pericolosi che si auto alimentano e inibiscono.

Quanto conta l’anatomia del pene per uscire dal circolo vizioso della cultura fallocentrica?

La risposta da dare, in questo caso, è un sonoro e convintissimo Sì. Sì, l’anatomia del pene, come know how, è un tassello fondamentale per uscire da quel circolo vizioso della cultura fallocentrica. Il problema di fondo è la paura: la paura di sentirsi inadeguati. Il timore di non essere all’altezza di determinate aspettative sociali che nessuno affermerebbe a parole, ma tutti avallano. Forza, essenza del proprio Io, successo, tutto per il maschio trova piena incarnazione nel pene.

La domanda a questo punto è la seguente: ma davvero l’uomo comincia e finisce nel proprio fallo? Ma davvero tutto dev’essere portato poi in camera da letto, inficiando la nostra libertà di amare e scambiare piacere perché qualche stereotipo ci condiziona? Se anche per voi che ci state leggendo la risposta è No, allora siete nel posto giusto. E visto che in ogni campo della vita la conoscenza è potere, il modo migliore per non essere preda delle ombre che gettano su di noi i falsi miti è sapere. Ecco come ci viene in aiuto la conoscenza dell’anatomia del pene.

Anatomia pene e gioia di vivere. Per uscire dall’ossessione fallica e godere al meglio di sé la risposta è Maximo!

Se è vero che il fallo non è davvero il centro dell’universo e dell’essenza maschile, è altrettanto vero che stiamo parlando di un organo fondamentale. Come abbiamo già anticipato a proposito dell’anatomia del pene, c’è una grande concentrazione nervosa, oltre che vascolare. Tale concentrazione di fasci nervosi è particolarmente forte nel prepuzio, o glande. Stiamo parlando, per la precisione, della parte estrema del pene, quella dalla quale fuoriescono sia l’urina che il liquido seminale.

Il pene, dunque, è un organo molto sensibile, fatto per ricevere e ritrasmettere sensazioni in modo forte, soprattutto il piacere. Tutta la mitologia che vi è nata intorno, poi, deriva dal fatto che è lo strumento fondamentale per la prosecuzione della specie. Ma affinché funzioni con efficienza contano due fattori fondamentali, ossia la mente ed il resto del corpo. Ed ecco perché la risposta è Maximo…

anatomia del pene
Anatomia pene e gioia di vivere. Per uscire dall’ossessione fallica e godere al meglio di sé la risposta è Maximo!

L’anatomia del pene da sola non basta: c’è bisogno di equilibrio fisico e mentale per sostenerlo… e di Maximo

Certo, l’anatomia del pene da sola non è sufficiente. Il membro maschile, per assolvere efficientemente alle sue funzioni di piacere e riproduttive ha bisogno di due elementi fondamentali e concomitanti: il benessere organico e quello mentale. Infatti, per quanto riguarda il maschio, non c’è organo che meglio e più esteriorizzi gli stati d’animo più del pene. Ne viene così fortemente condizionato che se i nostri pensieri sono di insicurezza in noi stessi, ansia e stress può letteralmente inibirsi all’erezione. Chiaramente questa è metà dell’equazione. L’altra metà è il benessere fisico, lo stare in forma così da avere un organismo giovane e reattivo, soprattutto per il cuore ed il sistema cardiocircolatorio.

Perché tutto questo trovi la giusta quadra e per vivere una vita sessuale sana e senza pensieri bisogna prendersi cura di sé, conoscere se stessi e le proprie paure. Così come è fondamentale prendersi i propri spazi e curare la salute, mangiare sano e svolgere una vita attiva. Proprio nell’economia di una vita sana interviene l’integratore alimentare naturale Maximo. A base di tribulus, vitamina E, zinco, taurina e maca, Maximo agisce sul rafforzamento di muscoli e sistema cardiocircolatorio. Dona più forza, vigore, resistenza, quindi aumenta anche serenità mentale e sicurezza in se stessi, ed è un toccasana per libido e fertilità. L’anatomia del pene è conoscenza, e conoscenza vuol dire sapere come vivere al meglio.

anatomia pene
L’anatomia del pene da sola non basta: c’è bisogno di equilibrio fisico e mentale per sostenerlo… e di Maximo

Anatomia pene e misure. Ecco cosa sapere

Risulta assolutamente naturale, nell’ottica della conoscenza dell’anatomia del pene, parlare un minimo a che di misure. Attenzione però, come già nei precedenti articoli, non faremo mai il gioco di quei luoghi comuni che generano ossessioni e insicurezza che non hanno fondamenta scientifiche. Per cui, tanto per dirne una, prima di cominciare a fare paragoni mentali con il pene degli uomini di colore, considerato il non plus ultra, solo due cose. Innanzitutto, dimensioni più grandi non vuol dire necessariamente portare a maggior piacere la donna.

Infatti, pur se un pene più lungo raggiunge maggiori profondità, la capacità di saper toccare nel modo giusto tutte le zone erogene, e soprattutto la capacità di saper usare il membro stesso, contano tantissimo. In secondo luogo, come spiegato nel precedente articolo a riguardo, il pene degli africani si è sviluppato in questo modo per ragioni evolutive. Questo perché la vagina delle donne del continente africano è collocata più in profondità.

Per quanto invece attiene alle misure da conoscere a proposito di anatomia del pene, sappiamo che vanno considerate sia la lunghezza, dalla radice al glande, sia la circonferenza, da misurare rispetto al corpo centrale, il cilindro. Inoltre le sue dimensioni aumentano fino all’età di 21 anni. In media, il rapporto tra lunghezza (a riposo) e circonferenza è di 9 cm x 9.5 cm. Mentre il rapporto in erezione raggiunge la media di 13.12 cm x 11.60 cm.

anatomia del pene
Anatomia pene e misure. Ecco cosa sapere

Anatomia del pene, ecco in  sintesi come avviene l’erezione

Il nostro piccolo viaggio alla scoperta dell’anatomia del pene ci porta adesso a considerare una cosa. Se oggi si vivono tanti inutili e dannosi complessi dovuti all’ossessione per il fallo grande e potente, e se la comunicazione moderna lo ha svilito rispetto a tutti i contenuti dell’universo erotico, attenzione. Non bisogna però dimenticare che se fin dai tempi antichi vi è stato creato intorno un culto ci sono delle ragioni alla base.

Quella fondamentale è che attraverso di esso si garantisce la continuità della specie, la possibilità di portare crescita, rigogliosità e vita. Tutto questo grazie al piacere ed al meccanismo dell’erezione. Come nella maggior parte dei processi organici, anche qui entrano in ballo degli ormoni che fanno da ricettori e catalizzatori.

Un primo viene formato a partire dal ciclo dell’urea, ed è la citrullina. Dalla stimolazione ormonale comincia la vasodilatazione arteriosa nei corpi cavernosi del pene. Quindi più sangue ricco di ossigeno ai muscoli lisci sul dorso del cilindro. Contemporaneamente si verifica la vasocostrizione venosa che determina il ristagno. Ed ecco il pene in erezione!

anatomia del pene
Anatomia del pene, ecco in  sintesi come avviene l’erezione

L’anatomia del pene è comunque una conquista di non molti secoli fa

Esatto, se oggi ci sembra abbastanza scontato e comune poter parlare di anatomia del pene, sappiate che non è stato sempre così. Anche l’aver riconquistato una prospettiva simile a quella delle civiltà pre-cristiane, quindi il considerare giustamente il membro maschile l’incarnazione della vita stessa e della forza, è qualcosa di relativamente recente. Come tanti altri aspetti della cultura, anche tutto ciò che ruota intorno al pene, ed in generale al sesso, ha vissuto i suoi secoli bui durante l’oscurantismo medioevale.

Nei secoli del comptentus mundi, ossia di quella pratica di mortificazione della carne come strumento del demonio per far cadere in tentazione le anime, ogni cosa riguardasse la carne era oggetto di vere e proprie inquisizioni. Ad avallare queste superstizioni in cui era scivolato il cristianesimo anche la mancanza di una vera conoscenza scientifica.

Solamente a partire dal Cinquecento, anche il fanatismo religioso ha man mano smesso di avere le stesse influenze sulla vita pubblica e sociale di un tempo. Grazie quindi ai primi studi ed alle prime pratiche di anatomia le paure sono state sciolte e si è cominciati a guardare alle cose anche per la loro realtà materiale. Ed eccoci all’anatomia del pene.

anatomia pene
L’anatomia del pene è comunque una conquista di non molti secoli fa

Non solo anatomia del pene. Bisogna prendersene cura… prendendosi cura di sé

Conoscere almeno le basi generali dell’anatomia del pene vuol dire sapere che un organo importante e complesso può essere soggetto a più minacce. Se sottoposto ad eccessive pressioni o urti può fratturarsi pur non avendo ossa. Le sue attività interne nervose e cardiovascolari dipendono strettamente non solo dalla salute dell’intero organismo, ma anche dalle nostre abitudini.

Dunque, ostruire le arterie con il colesterolo dovuto a cibi insalubri o compromettere il nostro sistema circolatorio con il fumo o altro può compromettere le capacità erettili. Può essere minacciato dalle infezioni del tratto urinario o da patologie che rendono dolorosa la minzione. Infine, può essere vettore di infezioni batteriche e virali.

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Non solo anatomia del pene. Bisogna prendersene cura… prendendosi cura di sé

La cosa importante, però, è avere sempre coscienza di come si sta agendo, del cibo che si mangia, della qualità della propria vita, di sapersi tenere sotto controllo. In più, è importante, nella sfera sessuale, utilizzare tutti i giusti metodi di profilassi per la propria salute e quella dei partner con cui entriamo in contatto. Dunque igiene personale quotidiana, controlli di salute generale periodici (anche le semplici analisi del sangue), in caso di dubbi esami delle urine e delle vie urinarie e l’uso del preservativo. Anatomia del pene è anche cura di sé.



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