Come masturbarsi? Ecco cosa sapere

Come masturbarsi? Una delle domande più inconfessate eppure così tanto comuni, ma perché? Innanzitutto riguardano la natura umana, tutti noi. Si tratta di un argomento centrale tanto quanto quello del pene in erezione e tutti i suoi annessi e connessi ( allungamento del pene, desiderio, testosterone, dimensioni e calo della libido). Lo abbiamo in qualche modo già affrontato più direttamente a proposito di se e e come faccia bene masturbarsi dopo l’attività fisica e come smettere di masturbarsi. Insomma, anche questa volta, cari amici lettori, non tocchiamo un tema a caso. Piuttosto qualcosa che è nell’immaginario collettivo e nella cultura di tutti quanti noi.

Come masturbarsi è allora la seconda domanda sul tema che viene più spontaneamente fare, o cercare in rete. La prima, lo capirete voi stessi anche senza troppe spiegazioni, è se sia lecito farlo. Ma davvero tutti, ovunque nel mondo, riteniamo che sia questa la vera domanda da porsi? Insomma, da che mondo è mondo, l’autoerotismo è una pratica comune e atavica, antica quanto l’uomo. Si ha poi notizia dalla scienza anche di altre specie del regno animale che adottano questa pratica. Così come pure esistono vari esemplari che adottano l’amore omosessuale come pratica diffusa. Quel che ci interessa capire per cominciare, prima di come masturbarsi, è perché esiste l’autoerotismo.

come masturbarsi
Come masturbarsi? Ecco cosa sapere

Come masturbarsi. Ma perché esiste la masturbazione?

Prima di sapere come masturbarsi è opportuno chiedersi perché ci si masturba. Sappiamo, per semplice ma fondamentale esperienza personale, che dall’età pre-puberale, diciamo i dodici anni, si avverte un impulso. Il manifestarsi di tale impulso è ciò che poeticamente potremmo definire il suono della fine dell’innocenza infantile. Improvvisamente non vediamo più le amicizie e le simpatie allo stesso modo uniforme di prima. Cominciano delle differenze, e qualcosa inizia a scalpitare in  noi.

Da quel momento in poi quel qualcosa di indefinito e insondabile monta ed un nuovo desiderio si fa strada nella nostra coscienza. C’è voglia di esplorare e scoprire in modo nuovo, di passare letteralmente ad un livello successivo. Cerchiamo, prima ancora di rendercene davvero conto, il contatto fisico in maniera nuova. Freudianamente parlando, stiamo esplorando una nuova frontiera dell’apprendimento e della consapevolezza di noi stessi.

Masturbarsi risponde quindi ad un bisogno atavico che segna un passo avanti nella nostra consapevolezza di noi stessi?

Proprio così, e rispondiamo togliendo semplicemente il punto interrogativo. Dunque sì, l’autoerotismo e il come masturbarsi rispondono ad un bisogno atavico che segna un passo avanti nella nostra consapevolezza di noi stessi. Il corpo cresce e si trasforma repentinamente, con la mente e l’emotività che spesso faticano a stargli dietro. Il tentativo di tenersi il più possibile al passo con lo sviluppo fisico avviene con la costruzione dell’inconscio.

Da lì si sviluppa una nuova consapevolezza di chi siamo noi e di chi sono gli altri. Soprattutto, di chi rappresenta cosa per noi, quindi che cosa ci attrae e cosa stimola quello che ancora non sappiamo essere desiderio. Inizia per tanto una metabolizzazione di sogni, immagini, raffigurazioni visive di questi nuovi istinti. Al tempo stesso, si comincia a metabolizzare la consapevolezza del nuovo Io, del corpo e di che cosa significhi il corpo sotto nuovi aspetti.

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Masturbarsi risponde quindi ad un bisogno atavico che segna un passo avanti nella nostra consapevolezza di noi stessi?

Come masturbarsi. L’autoerotismo è una tappa della nostra crescita quindi?

Arrivare a domandare come masturbarsi passa innanzitutto proprio per questa presa di consapevolezza. Cioè che la masturbazione è una tappa fondamentale della nostra crescita. Ci permette di entrare in contatto in maniera immediata con i nuovi istinti che sbocciano. Aiuta a capire e fissare le nostre prime fantasie sessuali, la concretizzazione mentale di cosa ci piace e cosa e chi accende il nostro desiderio. Ad un livello psicologicamente più profondo, rappresenta un momento di contatto delicato e cruciale innanzitutto con noi stessi.

In buona sostanza, scoprire come masturbarsi significa scoprire e amare se stessi in un modo nuovo, dialogare con il proprio corpo e i nuovi processi, le chimiche ancora inedite che si scatenano. Sì, vuol dire amarsi, coccolarsi, rifare le presentazioni con sé, il proprio Io in trasformazione. Un momento giustamente dedicato a noi stessi che potremmo addirittura definire una vera e propria auto-iniziazione.

Se il masturbarsi è così importante e formativo per il nostro sviluppo, perché viene vissuto con vergogna?

Ed eccoci ad una domanda cruciale: se l’autoerotismo, e dunque il come masturbarsi, è così importante e formativo per il nostro sviluppo, perché viene vissuto con vergogna? La colpa e la vergogna, per quanto riguarda la sfera sessuale, scaturiscono sempre dalla cultura con cui cresciamo. Chi ci segue da tempo sa benissimo quante volte ci è toccato, per completezza di visione, affrontare questo aspetto sociale legato alla sessualità.

Che si tratti della famiglia (sempre), della religione (quasi sempre) oppure del quartiere in cui si cresce e delle amicizie, tutto è influenzato dall’esterno. Cosa è da maschi e cosa da femmine, quindi in cosa non si può sconfinare. Oppure cosa è morale e cosa immorale, cosa è attraente ed eccitante per chi.

A pensarci con il dovuto distacco a posteriori, è facile indignarsi e pensare quanto siano ingiuste queste intromissioni, capaci di arrivare fin sotto le nostre lenzuola. Ma trattandosi di ciò che ci forma e ci definisce prima della piena consapevolezza, è meno facile scrollarsele di dosso.

Come masturbarsi… e come realizzare al meglio le proprie fantasie con chi vogliamo!

Una cosa è certa, il come masturbarsi farà sempre parte della nostra crescita come individui, a prescindere da come famiglia e società intorno a noi ce lo facciano vivere. Se avete dei figli maschi (o femmine, è l stesso) che stanno entrando nell’età pre puberale, non lasciateli però soli in questa fase. Cercando di non apparire invadenti, portateli a confidarsi con voi, dategli fiducia e diventiate anche un po’ i loro confidenti. Non imbarazzatevi a vostra volta, per quanto possibile, e soprattutto non fateli sentire giudicati. Fa parte del diventare più grandi e scoprire il mondo, quindi servirà sempre la guida lucida e affettuosa di un adulto.

Vivere il come masturbarsi in maniera serena e naturale aiuterà a sviluppare coscienza di emozioni, pulsioni e vivere al meglio le relazioni. Per poter poi concretizzare al meglio e con la stessa serenità le fantasie maturate da soli, i consigli restano quelli di sempre. Vivete in modo sano e attivo, tenete sempre sotto controllo la salute, nutritevi in modo sano ed equilibrato. E per avere ancora di più, affidatevi al supporto dell’integratore alimentare Maximo. A base di Maca, Tribulus, vitamina E, taurina e zinco, Maximo aiuta forza, vigore, resistenza, desiderio, fertilità. Ed è alleato di tutta la salute, per darti sempre serenità e sicurezza!

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Come masturbarsi… e come realizzare al meglio le proprie fantasie con chi vogliamo!

Come masturbarsi e la sacralità della scoperta erotica

Parlare in generale di come masturbarsi significa, come lungamente esposto fin qui, parlare di come si diventa coscienti del nostro potenziale adulto. La forza, l’energia istintiva e primordiale, l’istinto di possedere e afferrare, quindi tutto ciò che è in potenza quello che siamo destinati a diventare maturando. Ed il culmine, non a caso, dell’attività autoerotica è l’eiaculazione, sia femminile che maschile. Proprio nel liquido generato all’apice dell’orgasmo ci sono i semi (spermatozoi nel liquido maschile) che rappresentano la vita in potenza.

Nel caso particolare dell’uomo, sia per ciò che rappresenta il liquido seminale che per ciò che significa il fallo, l’atto dell’autoerotismo era qualcosa di sacro. Nelle civiltà più antiche, lontane sia temporalmente che geograficamente dalla pudicizia e dalla vergogna indotte da molte religioni monoteiste, il come masturbarsi era qualcosa di rituale. Atto che veniva compiuto durante l’iniziazione all’età adulta delle ragazze nell’antica Cina, così come veniva espletato nel fiume Nilo durante le piene dai faraoni per ingraziarsi il dio della fertilità.

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Come masturbarsi e la sacralità della scoperta erotica

Se il come masturbarsi riguarda una fase molto delicata della nostra crescita, per gli adulti è un po’ diverso

Se finora ci siamo dedicati agli aspetti morali e soprattutto psicologici del come masturbarsi, soprattutto in relazione alla delicata fase della pubertà, c’è però altro da considerare. E per quanto riguarda gli adulti? Se l’autoerotismo fa parte della sana e naturale risposta al nascere dei nostri primi impulsi e desideri sessuali, perché si pratica anche in età adulta? Eppure ormai abbiamo il modo di mettere in pratica ciò che la masturbazione ci ha insegnato di noi stessi e delle nostre pulsioni.

Sì, si può continuare a praticare tranquillamente l’autoerotismo anche quando si è grandi, vaccinati e scafati. Il sentire questo bisogno fisiologico può tornare tranquillamente a fare capolino in noi se si prolunga un periodo di astinenza involontaria. Oppure, nel bel mezzo di una vita sessuale attiva (monogama o meno), il come masturbarsi si può trasformare in uno strumento di reciproca eccitazione.

Può rientrare quindi nella gamma dei giochi sessuali per adulti, da praticarsi a vicenda o semplicemente guardandosi come se ci si spiasse. Oltretutto, cosa assolutamente non meno importante, l’autoerotismo apporta benefici assolutamente simili a quelli del sesso vero e proprio: abbassa i livelli di stress, tensione, la pressione, aiuta il sistema immunitario, il cuore, la qualità del sonno.

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Se il come masturbarsi riguarda una fase molto delicata della nostra crescita, per gli adulti è un po’ diverso

Come masturbarsi al meglio: rispettando se stessi

Una delle cose più inaspettatamente difficili da evitare quando ci si chiede come masturbarsi al meglio, è limitarsi. Già, sembra strano scrivendolo così, eppure se si è ricevuta un’educazione molto repressiva, fatta di sensi di colpa o ricordi di esperienza mortificanti, l’istinto ne risente. Non riusciamo a resistere all’impulso fisiologico della masturbazione, eppure, può diventare difficile gestire in piena libertà tutte le proprie fantasie e lasciarsi andare.

Questa dovrebbe essere la prima regola: nessuna regola, quando si tratta di abbandonarsi alle proprie fantasie vince solo l’auto-abbandono, la dolce resa a ciò che davvero ci piace. Non sempre è così, perché quando siamo condizionati dal nostro passato si fa fatica a non sentirsi in colpa se i desideri reali non corrispondono alle aspettative. 

Inoltre, anche quando ci si emancipa dal proprio passato e dai condizionamenti infantili, possono subentrare altri fattori inibitorii. Perché può essere anche l’esperienza di relazioni affettive e sessuali a far emergere una nuova, nascosta e celata consapevolezza di ciò che davvero vogliamo. Potremmo scoprire attrazione tardiva per il nostro stesso sesso, per pratiche considerate moralmente deprecabili (sesso estremo), o altro. Lì l’autocontrollo può sorprenderci e frenarci.

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Come masturbarsi al meglio: rispettando se stessi

Come masturbarsi vuol dire essere se stessi, ed accettare serenamente le fonti della propria eccitazione

Dunque il come masturbarsi passa attraverso la piena consapevolezza di sé, che si sia ragazzini in crescita oppure adulti formati. Questo perché non si smette mai di crescere, di svelare a sé il proprio potenziale che continua a riplasmarsi e crescere con noi e le nostre esperienze. Pertanto l’autoerotismo non solo può essere liberamente praticato ad ogni età, che si sia soli o sessualmente attivi. Non soltanto, se praticata nei limiti di un’attività che non diventi compulsiva e dunque tossica, apporta benefici a più livelli. E non solo è giusto e fisiologicamente necessario lasciarsi andare in libertà alle proprie fantasie.

Allo stesso modo, il come masturbarsi passa anche attraverso la serena padronanza e consapevolezza delle fonti che alimentano le nostre fantasie private e solitarie. Questo vuol dire stabilire con se stessi un rapporto tranquillo, misurato e pacifico con spunti quali la pornografia. Che sia consumata con inserti cartacei come era più uso una volta, oppure in video o ancor più facilmente via canali internet dedicati, la pornografia è parte stessa dell’erotismo. Come per l’autoerotismo, poi, può diventare anche un gioco sessuale di reciproca eccitazione.

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Come masturbarsi vuol dire essere se stessi, ed accettare serenamente le fonti della propria eccitazione

Masturbarsi è scoperta e riscoperta, il piacere di piacere prima a se stessi e la ricarica del desiderio

A questo punto, cari amici, non c’è che da stringere il cerchio su poche cose essenziali che riguardano l’argomento. Un argomento delicato, affascinante e ricco di risvolti psicologici, sociologici e culturali che impattano sulla nostra vita. Sì, perché il sesso, l’erotismo, l’autoconsapevolezza di sé e delle proprie pulsioni è vita. Rappresenta il modo in cui ci prepariamo a sviluppare il nostro potenziale umano e relazionale. Afferisce alla sfera affettiva ed emotiva, oltretutto, perché il sesso non è mai scisso dalle emozioni. Il sesso è emozione!

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Masturbarsi è scoperta e riscoperta, il piacere di piacere prima a se stessi e la ricarica del desiderio

Dunque, il come masturbarsi è scoperta e riscoperta, il piacere di piacere prima a se stessi e la ricarica del desiderio. Ricaricare il desiderio prendendone completamente coscienza, avendo sempre cura di sé e imparando, proprio con l’autoerotismo, anche la capacità di autocontrollo: sia sulla gestione, la frequenza, che sulle fantasie, per liberarle e accettarle!



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