Ormoni maschili, quali e come. Non solo C19 H28 O2

Ormoni maschili, cosa sappiamo e che cosa c’è sempre da sapere? Tanto per cominciare è questione di C19 H28 O2… No non spaventatevi, non ci metteremo in questa sede a fare disquisizioni di chimica che competono ben altri ambiti accademici! Si tratta semplicemente della formula del testosterone, che è il principale rappresentante dei così detti ormoni androgeni. Il principale rappresentante ma non l’unico. Se finora abbiamo parlato di sesso, orgasmo maschile, e anche di fertilità maschile, adesso facciamo un ulteriore passo avanti per approfondire l’argomento dell’universo sessuale dell’uomo.

Sappiate innanzitutto una cosa, e giusto per mettere in chiaro qualcosa di basilare che non va data mai troppo per scontata. Cioè che parlare di ormoni maschili, oppure di come riequilibrare gli ormoni maschili, significa affrontare qualcosa che va oltre la sessualità. Anzi, riguarda tutto l’intero ambito dell’identità sessuale, e i modi differenti in cui il metabolismo si regola a seconda delle quantità e degli equilibri tra gli ormoni. In pratica, tutto ciò che fa la differenza tra un individuo in fase di sviluppo ed uno già maturo, così come tra uomo e donna. Allora, siete tutti quanti pronti a saperne un po’ di più?

ormoni maschili
Ormoni maschili, quali e come. Non solo C19 H28 O2

Ormoni maschili. Cosa sappiamo?

Bene, che cosa sappiamo in maniera più generale riguardo gli ormoni? Tanto per cominciare, affrontiamo subito il primo scoglio culturale su quella che è la diffusa convinzione a riguardo. La potremmo definire un po’ La Teoria Degli Addominali. Chi di voi è più sportivo ed ha una maggiore dimestichezza con qualsivoglia attività ginnica, sa piuttosto bene a che cosa ci riferiamo. Quante volte ci hanno spiegato metodi per sviluppare gli Addominali Alti, Bassi e Laterali. Ebbene, la lor reale distinzione è solo per la regione che occupano nel corpo umano, ma i muscoli addominali sono appartenenti alla stessa fascia. Per gli ormoni vale un discorso molto simile a questo.

Dunque, esistono sì ormoni maschili ed ormoni femminili, che scientificamente chiameremo rispettivamente androgeni ed estrogeni. Ma entrambi sono presenti tanto nell’uomo quanto nella donna.

La variabile per la quale si sviluppano di più caratteristiche maschili o femminili dipende dalla percentuale di ormoni che il nostro corpo ne produce, dunque dai livelli e dalle concentrazioni. Stesso principio per cui il corredo cromosomico di ogni individuo è costituito sia da quelli X che da quelli Y. Se siamo uomini o donne è spesso questione solo di piccole percentuali.

Ormoni sessuali maschili, da dove vengono?

A questo punto, pensiamo, si è già tolto dai nostri occhi un pesante velo di Maya, per cui è chiaro quanta poca differenza passi tra la mascolinità e la femminilità. Sì, perché dagli ormoni dipendono diverse differenze, non soltanto lo sviluppo degli organi genitali, ma anche il nostro senso della libido sessuale. Non solo, ma anche le modalità di sviluppo del nostro apparato muscolo scheletrico, il metabolismo e il modo in cui assimiliamo determinati nutrienti come i grassi. Insomma, molto più che semplicemente il sesso.

Ma focalizzandoci adesso sugli ormoni sessuali maschili, da dove vengono? Parliamo proprio del Testosterone, il Re degli Ormoni Maschili (ma semplicemente perché presente in quantità più elevate nell’uomo). La sua produzione ha sede nei testicoli, ed in una loro specifica regione. Tale produzione coinvolge ipotalamo ed ipofisi, le principali Centrali di Produzioni Endocrine (ossia ormonali). Ma in che modo tutto ciò avviene?

Ormoni, l’inizio del processo di produzione qual è?

Chiarito che la produzione endocrina, ossia la creazione degli ormoni, coinvolge due centri fondamentali come ipotalamo ed ipofisi, cerchiamo di chiarire meglio come tale processo possa aver luogo. Tutto parte dall’ipotalamo, dove comincia una serie di stimoli a cascata per arrivare infine al testosterone, il principale tra gli ormoni maschili. Pertanto, proprio dall’ipotalamo, partono i fattori polipeptidici di rilascio, noti con il termine scientifico di GnRH. Questi ultimi stimolano l’ipofisi a secernere le così dette Gonadotropine: LH ed FSH.

Queste Gonadotropine vengono dette così perché vanno a stimolare l’attività delle gonadi. Proprio laggiù, ossia per meglio dire nei testicoli, avviene la produzione di testosterone. Ma capiamo come si comportano le due tipologie di Gonadotropine: le LH stimolano la sintesi delle così dette Cellule di Leydig. Queste a propria volta stimolano la formazione degli steroidi tra cui il testosterone. Le FSH, invece , anche coadiuvato dal Testosterone, portano a produrre le cellule di Sertoli e l’ABP, proteina che lega il testosterone.

Ormoni sessuali maschili. Cosa ne turba l’equilibrio?

Tutto quello che abbiamo visto finora lascia molto ben comprendere come la creazione degli ormoni maschili poggi su un complesso equilibrio fatto di cooperazione tra ghiandole. Una cooperazione che è una vera e propria rete e di eventi di stimolazioni a cascata. Questo può già agevolmente suggerire quanto questo, come tutti gli equilibri complessi, sia precario. Se infatti dagli ormoni e dai loro dosaggi nell’organismo dipendono molte cose, dai depositi adiposi all’umore, dalla libido alla forza e alla struttura muscolare, passando per lo sviluppo pilifero e la sudorazione, è vero che il punto di rottura è sempre dietro l’angolo.

Cosa può alterare l’equilibrio della produzione degli ormoni maschili?

Il primo è l’assunzione esterna di steroidi. Su tutti, ad esempio, l’estradiolo, derivato dai processi di aromatizzazione del testosterone, e capace di inibire il GnRH. Ma anche l’utilizzo di cannabinoidi (stupefacenti definiti Droghe Leggere, o Oppiacei), così come gli eccessi di Prolattina.

Quest’ultimo è tipicamente l’ormone femminile principale, presente in grandi quantità durante l’allattamento. Nell’uomo può innalzarsi, abbassando i livelli di testosterone, a causa dello stress. Stesso discorso per un altro ormone che si innalza quando siamo sotto pressione e stanchi: il Cortisolo.

Come riequilibrare gli ormoni maschili. Primo: evita gli steroidi anabolizzanti!

Una delle prime cose da fare, una volta preso atto di quanto sia complessa e delicata la formazione del testosterone, è non comprometterla. Dunque, alla domanda su come riequilibrare gli ormoni gli ormoni maschili, rispondiamo subito e con la più ferma e salda convinzione: evitare gli steroidi anabolizzanti. Se stai cercando di raggiungere determinati risultati in termini di forma fisica e performance atletiche, questa è assolutamente la strada da non seguire mai! Gli steroidi possono essere prescritti con rigidi dosaggi e solo da personale medico qualificato, ed esclusivamente per persone che devono affrontare delle terapie.

Gli steroidi anabolizzanti ingannano l’organismo, che fa scattare una sorta di alert per cui si rilevano nel sangue presenze di ormoni maschili già più che sufficienti. Questo porta ad inibire la produzione LH ed FSH. Fatto, questo, che porta a serie conseguenze nelle capacità e nell’attività dei testicoli. Se consideriamo poi che proprio nei testicoli, oltre alla formazione del testosterone, avviene anche la genesi degli spermatozoi, i rischi sono impotenza, infertilità e scompensi ormonali in generale.

ormoni maschili
Come riequilibrare gli ormoni maschili. Primo: evita gli steroidi anabolizzanti!

Ormoni sessuali maschili e tutto ciò che c’è da sapere sul testosterone

A questo punto siamo tutti belli, ben predisposti, maturi e con la mente aperta abbastanza da conoscere meglio il nostro amico testosterone? Stiamo scherzando naturalmente, ma è davvero l’ora di saperne di più. Come già accennato, ed approfondito in un precedente articolo che troverete a questa sezione, è proprio un settore specifico dei testicoli a produrre il testosterone: le cellule di Leydig. Qui gli ormoni maschili principali vengono a formarsi. 

La normale quantità giornaliera di testosterone è tra i 3 e i 7 mg, e tutto comincia dal colesterolo. Esatto, questo perché proprio l’ LDL viene trasportato dal sangue alle membrane per essere processato. L’ LDL, o meglio il Colesterolo Plasmatico, in un adulto medio è in concentrazione di circa 50-129 mg/dl per diversi litri di plasma. Grazie, come visto prima, allo stimolo dell’ LH, avviene il processo dell’ LDL in testosterone. Nulla c’entra il colesterolo assimilato dal cibo, che è invece elaborato nel fegato. 

ormoni sessuali maschili
Ormoni sessuali maschili e tutto ciò che c’è da sapere sul testosterone

Perché il testosterone forma le caratteristiche maschili

Vale la pena anche adesso, che abbiamo appreso già così tanto di più in merito agli ormoni maschili, ricordare che cosa rende il testosterone il principale fautore delle caratteristiche dell’uomo. Innanzitutto, porta ad uno sviluppo pilifero differente rispetto alla donna, e favorisce al contempo l’allargamento della laringe e uno sviluppo muscolare più massiccio nella parte alta del corpo, il tronco.

Quest’ultima affermazione trova il proprio riscontro scientifico sul fatto che, grazie al testosterone, il maschio assimili le proteine sui muscoli che sono maggiori ricettori androgeni. Parallelamente porta a bruciare di più i grassi evitando determinati accumuli adiposi più comuni nella donna, aumenta la libido ed il temperamento aggressivo.

Con l’età, però, al di là di casi che dipendono da uso di oppiacei o steroidi anabolizzanti, stress o altre patologie, le cellule di Leydig diventano meno ricettive, dunque c’è minore produzione di ormoni maschili con conseguente ipogonadismo. Ciò potrebbe anche rendere necessario un piano terapeutico di somministrazioni ormonali.

come riequilibrare gli ormoni maschili
Perché il testosterone forma le caratteristiche maschili

Ormoni sessuali maschili e dov’è che il testosterone fa la differenza

Ok, se fino a questo momento abbiamo esplorato in generale le conseguenze cui conduce avere una normale ed equilibrata presenza di ormoni maschili, soffermandoci in particolare sul testosterone, ora scendiamo più nel particolare.

Apparato muscolare. Aumenta la capacità di assorbimento proteico nei muscoli che sono migliori ricettori androgeni. Al contempo, favorisce l’assorbimento del glicogeno, fondamentale perché in questo modo costringe il metabolismo a sintetizzarlo dal grasso. E infatti favorisce anche l’assorbimento dell’adipe.

Cuore e fegato. Mantiene alto ed efficiente il sistema cardio-circolatorio, la produzione di Ossido Nitrico, mantiene ottimali i livelli di DHL e abbassa i trigliceridi.

Reni e midollo osseo. Aiuta l’assorbimento di acqua e sodio, e sostiene l’integrità della massa renale.

Ossa. Favorisce lo sviluppo della massa ossea nella pubertà, favorisce il fissaggio del calcio e mantiene forte ed integra la massa.

Infine, aiuta la stimolazione corretta dei moto-neuroni e il benessere di tutto il sistema nervoso.

ormoni sessuali maschili
Ormoni sessuali maschili e dov’è che il testosterone fa la differenza

Ormoni maschili. Non solo testosterone

Ma se finora abbiamo sempre parlato al plurale di ormoni maschili, vuol dire che non bisogna riferirsi solo e soltanto al testosterone… Anzi, sì! No, non siamo impazziti, la semplice verità è che esistono in gioco altre varianti dello stesso ormone. La principale tra queste è il Diidrotestosterone, noto con la sigla di DHT. Si tratta di una versione Alfa-Ridotta del testosterone.

Volendo provare a spiegarlo in breve, è il testosterone che ha subito una mutazione in un suo doppio legame, tale da renderlo 5 volte più efficacie del testosterone stesso. I suoi effetti più diretti si vedono su cute, genitali e sistema nervoso, giocando un ruolo cruciale nella pubertà.

Inoltre, i metaboliti del DHT appaiono come importanti antidepressivi, e sembra abbiamo un collegamento con l’enzima del cuoio capelluto, aiutando a contrastare la calvizie. Il muro invalicabile del DHT, infine, è il muscolo scheletrico, dove un altro enzima, il 3 Beta-HSD, ne inibisce la capacità di sintesi proteica.

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Ormoni maschili. Non solo testosterone

Ormoni sessuali maschili ed equilibrio grazie a Maximo

Come abbiamo già appurato nell’introduzione, il meccanismo che crea e regola i livelli ormonali nell’essere umano è complesso e delicato. Una rete di cristallo, complessa, elaborata, intelligente, meravigliosa come ogni prodigio esistente in natura. Ma assolutamente delicata, e capace di dipendere da diversi fattori interni ed esterni. Fattori che, se virtuosi, possono solo aiutare la stabilità degli ormoni maschili. Ma che se deleteri, come la cattiva alimentazione, lo stress e la pressione psico-fisica o l’assunzione di steroidi e droghe, distruggono ogni cosa.

Anche in questo caso, quello che può dare una mano, laddove non si necessiti di un piano terapeutico medico-chirurgico, oltre alle buone abitudini a tavola e in palestra, c’è l’aiuto di Maximo. Con il suo contenuto assolutamente naturale, e totalmente Gluten Free, aiuta a tenere in equilibrio l’intero organismo, favorendo anche la libido e aiutando a mantenere i livelli ottimali di testosterone per la fertilità.

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Ormoni sessuali maschili ed equilibrio grazie a Maximo

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